Processo Pfas, la parola agli investigatori. Oggi in aula davanti alla Corte d\u2019Assise \u00e8 comparso Manuel Tagliaferri, maresciallo del Noe di Treviso, il primo investigatore che indag\u00f2 sulla causa dell\u2019inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche che ha colpito le province di Verona, Vicenza e Padova. \u201cLa contaminazione da Pfas \u00e8 partita dalla Miteni di Trissino, e non \u00e8 legata agli scarichi ma al sottosuolo\u201d ha detto il maresciallo. L\u2019investigatore conferma cos\u00ec che \u00a0\u00e8 dalla struttura impiantistica del sito industriale che sono fuoriuscite le sostanze perflouroalchiliche; fuoriuscita continuata anche dopo la chiusura dell\u2019azienda.<\/p>\n
Gli imputati sono 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.<\/p>\n
Il maresciallo Tagliaferri ha ribadito quanto gi\u00e0 emerso in fase di indagini, ossia che l\u2019azienda era stata venduta a un euro, senza alcuna garanzia ambientale, e che Miteni gi\u00e0 prima del 2013 aveva commissionato alcune consulenze ambientali a primarie Societ\u00e0 le quali avevano comunicato della presenza nel suolo e sottosuolo degli inquinanti.<\/p>\n
\u201cLa deposizione di Tagliaferri (seppur ancora all\u2019inizio) \u00e8 importante in quanto fa emergere, dalla documentazione acquisita in sede di indagini, la consapevolezza delle\u00a0aziende coinvolte dei fenomeni di inquinamento preesistenti alla comunicazione inviata nel 2013. Solo il gestore dell’impianto era in grado di porre in essere le doverose azioni di precauzione e protezione previste dalla normativa contenuta nella Parte Sesta del d.lgs. 152\/06. La mancata attuazione di tutto questo ha provocato un danno ambientale quasi impossibile da ripristinare in maniera primaria costringendo le societ\u00e0 acquedottistiche ad effettuare ingenti investimenti per la tutela della salute pubblica \u2013 spiega l\u2019avvocato Angelo Merlin , che con i colleghi Marco Tonellotto e Vittore d\u2019Acquarone difendono Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi, costituitesi parti civili. In mattinata \u00e8 stato sentito l\u2019ex direttore generale della sanit\u00e0 veneta Domenico Mantoan. A lui \u00e8 stato chiesto conto di uno studio epidemiologico sulla popolazione dei territori contaminati da Pfas. La Regione Veneto aveva chiesto questo approfondimento all\u2019istituto superiore di Sanit\u00e0 nel 2016, ma finora non \u00e8 mai stato realizzato.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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