{"id":3268,"date":"2022-06-01T10:09:10","date_gmt":"2022-06-01T10:09:10","guid":{"rendered":"https:\/\/processopfas.it\/?p=3268"},"modified":"2022-06-01T10:09:10","modified_gmt":"2022-06-01T10:09:10","slug":"processo-pfas-la-deposizione-in-corte-dassise-del-maresciallo-del-noe-di-treviso-manuel-tagliaferri-gia-dal-96-i-consulenti-di-miteni-avevano-raccomandato-misure-di-contenimento-de","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/processopfas.it\/2022\/06\/01\/processo-pfas-la-deposizione-in-corte-dassise-del-maresciallo-del-noe-di-treviso-manuel-tagliaferri-gia-dal-96-i-consulenti-di-miteni-avevano-raccomandato-misure-di-contenimento-de\/","title":{"rendered":"Processo Pfas, la deposizione in Corte d\u2019Assise del maresciallo del Noe di Treviso Manuel Tagliaferri. Gi\u00e0 dal \u201896 i consulenti di Miteni avevano raccomandato misure di contenimento dell\u2019inquinamento"},"content":{"rendered":"
Continua il dibattimento sulle cause dell\u2019inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche che ha colpito le province di Verona, Vicenza e Padova. Dal 1996, e con gradi di consapevolezza sempre maggiore, Miteni e i suoi vertici erano a conoscenza dell\u2019esistenza di situazioni di passivit\u00e0 ambientale nel sottosuolo e nelle acque sottostanti lo stabilimento.<\/p>\n
Lo dimostrerebbe il fatto che i consulenti dell\u2019azienda, in particolar modo la societ\u00e0 internazionale ERM, avevano raccomandato di adottare misure di contenimento dell\u2019inquinamento.<\/p>\n
E, proprio in questa prospettiva, si spiegherebbe la realizzazione da parte di Miteni, rispettivamente nel 1998 e nel 2005, di pozzi di controllo e di una barriera di emungimento e trattamento della falda.<\/p>\n
\u00c8 quanto emerso oggi dalla deposizione, dinanzi alla Corte d\u2019Assise, del maresciallo maggiore del Noe di Treviso,\u00a0Manuel Tagliaferri, l\u2019investigatore che ha condotto, su incarico della Procura, i tre filoni d’inchiesta che hanno portato all\u2019avvio del maxi procedimento in corso nel capoluogo berico.<\/p>\n
Gli imputati sono 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.<\/p>\n
In particolar modo, relativamente alle barriere idrauliche, le risultanze gi\u00e0 acquisite ed esposte da Tagliaferri avrebbero dimostrato l\u2019inadeguatezza della misura di prevenzione e tutela.<\/p>\n
\u00abTrova quindi ulteriore conferma la tesi difensiva degli operatori idrici \u2013\u00a0commenta l\u2019avvocato Marco Tonellotto, che con i colleghi Angelo Merlin e Vittore d\u2019Acquarone difendono Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi, costituitesi parti civili\u00a0\u2013 per cui l\u2019evento in contestazione \u00e8 causalmente riferibile ai processi industriali di Miteni e alla mancata gestione e interdizione di un rischio, del quale la societ\u00e0 aveva piena e completa consapevolezza\u00bb.<\/p>\n
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