Dalle analisi effettuate nel 2017, in relazione al ritrovamento sull\u2019argine del fiume Poscola di rifiuti industriali risalenti agli anni Settanta, emerge il meccanismo che molto probabilmente rinnovava giorno per giorno l\u2019inquinamento sulla falda acquifera sottostante all\u2019ex stabilimento di Miteni.
\nA confermarlo, in buona sostanza, nell\u2019udienza odierna dinanzi alla Corte d\u2019Assise del Tribunale di Vicenza, \u00e8 stato l\u2019ex responsabile dei controlli dell’Arpav vicentina, Alessandro Bizzotto, comparso davanti ai giudici in veste di consulente del pubblico ministero.<\/p>\n
La situazione d\u2019inquinamento costante e prolungata nel tempo \u2013 a detta di Bizzotto \u2013 troverebbe una molto verosimile spiegazione nella presenza di un mix di rifiuti e terreni da questi contaminati, che all\u2019esito di apposito test analitico avevano dimostrato di cedere il loro contenuto inquinante all\u2019acqua. Nonostante la rimozione di questi materiali, circa sei anni fa, gli stessi erano rimasti interrati per decenni nell\u2019argine del torrente Poscola e quindi esposti ai pi\u00f9 diversi fenomeni di dilavamento e migrazione dei Pfas che contenevano, a causa della pioggia e della rottura di una tubazione di scarico.<\/p>\n
Bizzoto ha poi evidenziato in modo particolare che i campioni analizzati avevano manifestato un\u2019elevata capacit\u00e0 di cessione del loro carico inquinante, anche quando lo stesso rientrava entro i valori soglia previsti per le bonifiche. Come dire che quei materiali costituivano una fonte di possibile continua emissione in falda, a prescindere dalla loro quantit\u00e0 di sostanze perfluoroalchiliche.<\/p>\n
Oggi presenti in aula presenti anche gli avvocati Angelo Merlin e Marco Tonellotto che, con il collega Vittore d\u2019Acquarone, assistono Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi costituitesi parti civili.<\/p>\n
Il grave inquinamento ha comportato l\u2019imputazione di 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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