![\"\"](\"https:\/\/processopfas.it\/wp-content\/uploads\/2023\/06\/Schermata-2023-06-28-alle-18.08.33.png\")
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\u201cI fatti reato oggetto delle imputazioni nel processo Pfas, bench\u00e9 contestati fino al 2013 e al 2018, hanno invece le caratteristiche della permanenza perch\u00e9 l\u2019inquinamento, l\u2019avvelenamento delle acque e il disastro ambientale sono fatti che non si possono considerare esauriti. Ne abbiamo avuto ulteriore conferma dalle deposizioni odierne. Si delinea pertanto un quadro, maturato nel corso dell\u2019istruttoria e chiaramente non conosciuto al momento della formulazione delle imputazioni, in relazione al quale abbiamo chiesto alla Procura di modificare il capo d\u2019imputazione, ad oggi risalente a una impostazione di oltre 10 anni fa, per scongiurare la prescrizione che comporterebbe un grave danno per la collettivit\u00e0\u201d.<\/p>\n
Cos\u00ec l\u2019avvocato Marco Tonellotto che, insieme ai colleghi Angelo Merlin e Vittore d\u2019Acquarone, assiste Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi, costituitesi parti civili nel processo Pfas che vede imputati 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.<\/p>\n
Oggi dinanzi alla Corte d\u2019Assise del Tribunale di Vicenza hanno deposto il geologo Pierluigi Bullo e il professore ordinario di chimica all\u2019Universit\u00e0 degli Studi di Padova Antonio Marcomini, consulenti di parte delle societ\u00e0 idriche. Interpellati, in esame e controesame, i due esperti hanno dichiarato che le sostanze perfluoroalchiliche, per la tipicit\u00e0 della loro conformazione chimica, non sono degradabili e a causa della loro persistenza possono rimanere nell\u2019ambiente per centinaia di anni.
\nSoprattutto in ambiente acquatico poich\u00e9 i Pfas hanno una composizione idrofobica. L\u2019alimentazione dei fenomeni \u00e8 d’altronde permanente, nonostante gli sforzi profusi dal sistema istituzionale per contenerli, anche perch\u00e9 Miteni e i responsabili non hanno mai realizzato interventi risolutivi. Ulteriori elementi scientifici sulla complessiva pericolosit\u00e0 dei Pfas che difatti hanno indotto i legali delle societ\u00e0 idriche a chiedere al pm Paolo Fietta di rivedere il capo d\u2019imputazione.<\/p>\n
L\u2019avvocato Tonellotto aggiunge: \u201cVi \u00e8 peraltro la soddisfazione dell\u2019adesione di tutte le parti civili alla nostra richiesta e siamo confidenti nel fatto che la Procura, che ha chiesto la trasmissione del verbale d\u2019udienza per poter valutare la segnalazione, aderir\u00e0 alla nostra nuova prospettazione. D\u2019altronde, abbiamo sempre registrato una piena convergenza di azione con l\u2019attivit\u00e0 dei pubblici ministeri, in quanto l\u2019interesse comunemente portato avanti con loro \u00e8 quello di offrire ai cittadini la pi\u00f9 ampia tutela e protezione. L\u2019iniziativa giudiziale dei gestori \u00e8 infatti in funzione di evitare la ricaduta delle conseguenze sulla bolletta degli utenti\u201d, conclude.<\/p>\n
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