Processo Pfas, Crebelli (ISS): “Sostanze perfluoroalchiliche pericolo oggettivo per la salute”
L’esposizione o l’assunzione di Pfas costituiscono un pericolo oggettivo per la salute, perché le sostanze perfluoroalchiliche sono tutt’altro che innocue per l’organismo.
In sintesi, è ciò che ha dichiarato nell’udienza odierna, dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Vicenza, Riccardo Crebelli, dirigente del dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di Sanità, rispondendo nel controesame alle domande rivoltegli dall’avvocato Marco Tonellotto che, insieme ai colleghi Angelo Merlin e Vittore d’Acquarone, assiste Acque del Chiampo, Viacqua, Acquevenete e Acque Veronesi, costituitesi parti civili.
Il grave inquinamento ha comportato l’imputazione di 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari.